Sono stati consegnati a Los Angeles i Golden Globes 2015 a cura della Hollywood Foreign Press Association (HFPA), ovvero l’associazione della stampa estera che lavora a Hollywood. La cerimonia, condotta per la terza volta da Amy Poehler e Tina Fey, si è tenuta al Beverly Hilton Hotel nella notte (ora italiana) tra domenica 11 e lunedì 12 gennaio.
“Boyhood” di Richard Linklater (categoria drama) e “The Grand Budapest Hotel” di Wes Anderson (categoria comedy, nella foto) sono i migliori film dell’anno 2014; “Boyhood” è il più premiato della serata con tre statuette (anche regia e migliore attrice non protagonista Patricia Arquette). Le nomination (qui l’elenco completo) vedevano in testa “Birdman” con sette candidature ma il film di Alejandro González Iñárritu ha vinto solo due globi, per il migliore attore protagonista Michael Keaton e per la migliore sceneggiatura scritta dal regista con Nicolás Giacobone, Alexander Dinelaris e Armando Bo.
Il quartetto degli attori vincitori è composto, oltre che dal già citato Keaton, da Eddie Redmayne per “La Teoria del Tutto” di James Marsh (drama, qui la nostra intervista dal Torino Film Festival) e Julianne Moore per “Still Alice” di Richard Glatzer e Wash Westmoreland (drama), e “Amy Adams” per “Big Eyes” di Tim Burton (comedy). Migliore attore non protagonista è J.K. Simmons per “Whiplash”, il film di Damien Chazelle ancora inedito in Italia che noi abbiamo visto e recensito al Torino Film Festival.
Nessun premio per “L’amore bugiardo – Gone Girl” di David Fincher, che partiva con tre nomination tra cui quella per la protagonista Rosamund Pike, né per “The Imitation Game” di Morten Tyldum che contava soprattutto sull’interpretazione di Benedict Cumberbatch nei panni di Alan Turing.
Non sono mancati nel corso della serata i riferimenti alla recente strage nella redazione parigina del giornale satirico Charlie Hebdo: Helen Mirren è apparsa sul red carpet (qui tutte le foto) con una penna appuntata sul vestito a sostegno della «libertà di parola» mentre Jared Leto e George Clooney hanno pronunciato sul palco la frase di solidarietà «Je suis Charlie».
Nelle categorie televisive, Kevin Spacey ha vinto il primo Golden Globe della sua carriera (sì, il primo) come migliore attore drammatico per la serie di Netflix “House of Cards” creata da Beau Willimon.
E indirettamente televisivo è anche il momento del premio onorario assegnato quest’anno a George Clooney, il Cecil B. DeMille Award, perché a consegnarglielo è una raggiante Julianna Margulies che faceva coppia con lui nel medical drama “ER” — ricordate la tormentata storia d’amore tra il dottor Doug Ross e l’infermiera Carol Hathaway, vero?
Si scherza infine sul presunto coinvolgimento della Corea del Nord nell’attacco hacker ai danni della Sony con uno sketch, ripreso da “30 Rock”, che vede protagonista Margaret Cho e le due conduttrici Fey e Poehler, con in più il coinvolgimento di Meryl Streep e l’immancabile photobombing di Benedict Cumberbatch (vedi sotto, l’anno scorso agli Oscar le vittime furono gli U2).
Ecco tutti i vincitori delle categorie cinematografiche:
Miglior film – Drama
“Boyhood” di Richard Linklater
Miglior film – Musical/Comedy
“The Grand Budapest Hotel” di Wes Anderson
Miglior regista
Richard Linklater per “Boyhood”
Migliore attore protagonista – Drama
Eddie Redmayne per “La Teoria del Tutto”
Migliore attore protagonista – Musical/Comedy
Michael Keaton per “Birdman”
Migliore attrice protagonista – Drama
Julianne Moore per “Still Alice”
Migliore attrice protagonista – Comedy/Comedy
Amy Adams per “Big Eyes”
Migliore attore non protagonista
J.K. Simmons per “Whiplash”
Migliore attrice non protagonista
Patricia Arquette per “Boyhood”
Miglior film d’animazione
“Dragon Trainer 2” di Dean DeBlois
Miglior film in lingua straniera
“Leviathan” di Andrey Zvyagintsev
Migliore sceneggiatura
Alejandro González Iñárritu, Nicolás Giacobone, Alexander Dinelaris e Armando Bo per “Birdman”
Miglior colonna sonora
Jóhann Jóhannsson per “La Teoria del Tutto”
Miglior canzone
“Glory” da “Selma” (John Legend, Common)
Cecil B. DeMille Award
George Clooney
L’elenco completo, che comprende anche le categorie televisive, è disponibile su goldenglobes.com
Foto: Mirror / Golden Globes / Hollywood Reporter