In seguito all’accesa discussione nata dall’assenza, per il secondo anno consecutivo, di artisti non bianchi tra i registi e gli attori (ma vale anche per molte altre categorie) candidati agli Oscar, e riassunta dallo slogan Oscars So White, l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences cambia le regole con l’obiettivo di raddoppiare il numero di donne, e in generale di aumentare la diversità tra i propri membri, entro il 2020.
A partire dalla prossima edizione, il diritto di voto avrà una durata di dieci anni: allo scadere dei termini verrà rinnovato solo nel caso in cui la persona in questione abbia continuato nel frattempo a lavorare attivamente nell’industria cinematografica. Dopo tre rinnovi il diritto di voto sarà a vita, e saranno membri votanti dell’Academy a vita anche coloro che avranno ricevuto una nomination o vinto una statuetta. Chi non potrà più votare resterà comunque membro onorario.
Parallelamente, l’Academy introdurrà nuovi membri in grado di alzare la quota di diversità. Lo scopo, insomma, è quello di eliminare una parte dei membri anziani (e bianchi) generalmente considerati più conservatori.
Le reazioni dei veterani dell’Academy non sono state però favorevoli: c’è chi si sente messo da parte, chi non accetta di essere considerato inattivo solo perché ora lavora nell’insegnamento e non più nell’industria, e chi scarica la colpa sul branch degli attori perché sono appunto i loro voti che formano le cinquine dei leading e supporting actors/actresses (ma, abbiamo visto, l’egemonia bianca si estende anche alle altre categorie, la diversità che si vuole giustamente aumentare non è comunque solo una questione di colore della pelle e rendere più rapido il ricambio, anche generazionale, tra i membri dell’Academy non ci sembra affatto una cattiva idea).
QUI il comunicato con il quale l’Academy ha annunciato i cambiamenti.