L’incantesimo è stato spezzato e finalmente lo scorso sabato 20 ottobre si è realizzato il sogno di tanta gente: il doppio live dei Marlene Kuntz atteso da tanto tempo (rimandato ben due volte per problemi con la location). Avrebbero dovuto suonare il 31 maggio e poi il 21 settembre causando non pochi disagi sia alla band sia a chi aveva acquistato il biglietto da mesi. Ma arriviamo al dunque. Il romanticismo che si nasconde dietro le chitarre di Cristiano Godano e amici appartiene ormai a una generazione passata, e soltanto un’élite di pochi nostalgici è in grado di coglierlo e assaporarlo. Questo non ha impedito ai Magazzini Generali di esplodere. Chi per il live acustico, chi per quello elettrico, chi per entrambi, i fan dei Marlene Kuntz hanno fatto una bella scorpacciata di canzoni che hanno segnato i 30 anni di carriera della band. Il concerto inizia con un po’ di ritardo per poi terminare oltre le 00.30. Questo lascia intendere una bella full immersion dove Godano ha dimostrato che l’età non lo scalfisce per niente e quando il rock chiama, lui risponde. Ecco la band: alla chitarra Riccardo Tesio, per Lagash basso e contrabbasso elettrico, Luca Bergia alla batteria e Davide Arneodo al violino e tastiere.
Inaspettatamente il live acustico inizia con “Bella Ciao”. Si battezza subito quella sarà l’aria della serata. Il primo vero brano che apre le danze è “Notte” (Senza Peso -2003), a seguire “Ti giro intorno” (Il Vile, del 1996). C’è da dire che l’unica vera magagna del concerto è l’acustica, soprattutto nel momento del live elettrico. Cristiano non lascia ampio spazio alle parole, preferisce comunicare il suo affetto con la musica. Introduce pochi brani, tra questi “Danza”, canzone registrata a Berlino nel 2002 e che vede la collaborazione del violinista Warren Ellis (che attualmente lavora con Nick Cave). Segue poi “Lieve”, uno dei brani che la band ha suonato al parco adiacente ai Magazzini un mese fa, in seguito all’annuncio della cancellazione del live. Il culmine di questa prima parte della serata arriva sulle note di “Nuotando nell’aria” e “Canzone che scrivo per te”, cantate dopo aver lasciato il palco per qualche minuto. Il primo round si chiude sulle note di “Musa”. Sono le 22.30 circa quando il palco si prepara ad accogliere lo spettacolo elettrico. Mezz’ora di pausa e si torna belli carichi. Cristiano ha cambiato il suo look e indossa un’elegante camicia verde di raso. Adesso passiamo dal Paradiso all’Inferno con “111”. In realtà, è quasi impossibile definire Godano musicalmente un angelo. Per me è uno dei pochi musicisti italiani a godere di una particolare carica seduttiva. Lui non suona semplicemente, lui possiede e fa l’amore con la sua chitarra. Ci si scatena completamente in pezzi come “Il Genio”, “Ape Regina”, “Seduzione” dove il cantante ci ricorda le proprie potenzialità canore, per poi riproporre una versione più strong di “Nuotando nell’aria” e “Canzone che scrivo per te”. A quest’ultima l’onore di concludere la storia di questa serata. Ma senza il bis non si va a casa ed eccoli tornare con tre brani. Godano violenta la sua chitarra con gli ultimi brani”Nella tua luce”, “A fior di pelle”, e infine l’ l’esplosiva”Sonica”, giusto per ricordarci che eramo proprio lì dove volevamo essere. E che il rock italiano non è ancora morto.
Set acustico
Bella ciao
Notte
Ti giro intorno
Catastrofe
Osja amore mio
L’artista
Sapore di miele
La lira di narciso
Danza
Ballata dell’ignavo
Fantasmi
Lieve
Nuotando nell’aria
La canzone che scrivo per Te
Musa
Set Elettrico
111
Io e me
Amen
Due Sogni
Overflash
Schiele, lei, me
Lamento dello sbronzo
Il genio
Ape regina
Il vile
Il vortice
Canzone ecologica
Seduzione
Nuotando nell’aria
La canzone che scrivo per Te
Bis
Nella tua luce
A fior di pelle
Sonica