Quanti fan al mondo ci sono dei Minions, i piccoli assistenti di “Cattivissimo Me”? Talmente tanti da aver convinto il loro creatore, Pierre Coffin, a creare un film tutto per loro.
Non abbiamo mai saputo molto dei Minions, in effetti, se non che la loro lingua è un mix di tutti gli idiomi presenti sulla Terra, e che adorano servire e aiutare un boss. La storia di queste creature gialle – come ci insegnano i primi minuti del film – affonda le loro radici nella notte dei tempi, quando servivano, per esempio, il T-Rex, causandone involontariamente l’estinzione, o più avanti nei secoli Napoleone Bonaparte.
Per quanto adorino i loro perfidi boss, i Minions finiscono sempre per farli fuori. Questo fino a quando ne restano totalmente sprovvisti, e si rifugiano in una grotta siberiana in cui fondano una comunità. Ci penserà Kevin a salvare la situazione. La sua missione è infatti: trovare un nuovo boss. Ad accompagnarlo Stuart, ribelle, e Bob, il cucciolo del trio.
Divertentissimo, i “Minions” non è – come si poteva temere – una versione ancora più bambinesca di “Cattivissimo Me”. Partiti per la loro missione, i Minions si ritroveranno infatti nella Londra del 1968, nei colori, nella musica e anche negli abiti di quei tempi. Perfino la Regina Elisabetta avrà un ruolo di prim’ordine nello svolgimento delle vicende.
Gli sketch sono continui, e seppure il “cattivo” di questo film, la bella e ambiziosa Scarlet, non sia un personaggio così riuscito, il film scorre – fra risate e gioia per gli occhi – fino alla fine. Per i fan di “Cattivissimo Me” e non solo.