E’ uscito il 2 Dicembre 2016 OOPArt, il disco d’esordio degli Out Of Place Artifacts, masterizzato da John Davis dei Metropolis Studios di Londra.
Impossibile rimanere indifferenti di fronte ad un album così icastico, pieno di interpretazioni minimali, apparentemente folk e forti inclinazioni indie rock.
Ora acustico ora armonico, OOPArt racchiude nove eleganti tracce in vena dream-pop, con constanti armonizzazioni di violino e pianoforte. Il disco vibrante di personalità, si apre con Little Boy, track che già da subito descrive l’essenza degli Out Of Place Artifacts, un’ inedita combinazione di accordi che rimandano al rock più morbido da una parte e all’essenza dell’indie music più confidenziale dall’altra. Un ritmo più pulsante domina nella seconda track Fully Obsessed With Coffee, a cui viene aggiunta una frequenza più decisa, mentre il battito trascinante e sensuale di Frog 1 attraversa l’intera traccia.
Dei nove brani presenti in OOPArt, chiude l’album Internoise, che dopo un’intro più controllata giunge all’apoteosi più onirica.
La band romana, che ama definirsi “Artefatti fuori luogo”, confeziona un piccolo grande gioiello di gran classe, il disco giusto da ascoltare alle sei di mattina, con le prime luci soffuse del mattino e, i pensieri distratti.
TRACKLIST di OOPArt
01. Little boy
02. Fully obsessed with coffee
03. Vetiver
04. Red
05. Frog 1
06. Frog 2
07. Ballantines 12
08. Dorotea
09. Internoise