Post-shock post-punk
Nonostante siano trascorsi solo nove mesi dalla morte del batterista Jerry Fuchs e di uno dei former members Mikel Gius, entrambi vittime di incidenti, il gruppo formatosi a Sacramento (California) ha scelto di ripresentarsi dopo i tre anni di silenzio passati dall’esordio ufficiale.
I cambiamenti di line-up, doverosi in seguito ad eventi così tragici, hanno portato i Chk Chk Chk a riconfermare il proprio talento per quanto concerne il loro genere d’appartenenza.
L’album è l’ibrido che si ottiene mischiando la dance anni ’80 dei New Order con la club d’area germanica del decennio successivo; basi funk si intrecciano a riff di chitarra e a giri di basso nostalgici della disco di un tempo, mentre le liriche sono semplici e minimaliste.
Ballabilità scontata.
“Strange Weather, Isn’t It?” è un LP che di per sé non dice molto di nuovo rispetto al background ad esso retrostante. L’abilità che i !!! posseggono nell’approccio ai synth e agli strumenti coordinati a questi ultimi, tuttavia, è in grado di supplire alla mancanza di originalità con la “o” maiuscola. Per tale motivo “The Most Certain Sure” e “Even Judas Gave Jesus A Kiss” sono due brani difficili da dimenticare e che, al contrario, diverranno dei tormentoni per chi s’azzarderà ad ascoltarli.