In uscita il 12 Aprile per “La Clinica Dischi”, Controluce è l’album d’esordio della band Zeronauta, formata da quattro ragazzi di Firenze ossia Giacomo Aiolli, Gregorio Serni, Dario Valoti e Simone Fallone. Il gruppo si inserisce agevolmente nel filone della musica indipendente italiana, ma con una piega decisamente più rock underground e – perché no? – anche un po’ più grunge rispetto alla media. Piega che si intona con il mondo rappresentato dalla musica degli Zeronauta, inquinato e irraggiato dal grigio sole del nichilismo, diviso tra il chaos fuori e dentro di noi. I titoli delle tracks lo manifestano molto bene, e alcune attirano subito la nostra attenzione: Controluce con il suo controcanto tra morbidezza della chitarra elettrica e l’accelerata di batteria e piatti, l’energia di Giorno Immobile (“tossico è il mio combustibile”) decisamente una delle più incisive, la più dolce Killer Queen dove anche l’amore diventa lotta senza esclusione di colpi, in Plastica il cantato effettato e sintetico rappresenta il materiale/rifiuto moderno per eccellenza, la plastica appunto, infine Vienimi A Salvare in cui si esprime il bisogno di essere trascinati fuori da se stessi per scampare all’implosione, per non ripiegarsi nelle paure e ossessioni personali.
Un disco quasi concept che rivela una riflessione, un rock strutturato, deciso e con intuizioni fortunate la accompagna, senza cadere nella prevedibilità o nell’insipidezza di alcuni gruppi indie all’esordio. Gli Zeronauta hanno studiato, e si dimostrano all’altezza del loro primo album senza farci rimpiangere praticamente nulla di una band già navigata, e certo non potranno passare inosservati dal mercato musicale. Da tenere sott’occhio.
Tracklist:
1) Vienimi a salvare
2) Giorno immobile
3) Sono rimasto io
4) Plastica
5) Killer Queen
6) Tu chi sei
7) Controluce
8) Mi trascino
9) Fotofobia
10) Particella Oscura